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Giorni d'estate nello scenario del Parco Nazionale del Matese. Letino, piccolo borgo incastonato tra il lago e le montagne colorate dai pascoli. Il rumore di un martello che batte uno scalpello mentre incide una pietra per estrarne l'immagine che vi è celata. È Stolu, lo scultore che ha letto attraverso la sua anima ciò che è conservato in quel corpo. L'incontro occasionale con un poeta che si ferma a osservare. E il dialogo tra i loro mondi diviene un crescendo di reciproca scoperta e intesa fatto di parole e silenzi. Sintonia delle diversità, sguardi che si intrecciano per osservarsi e osservare la realtà dalle altezze di una dimensione infantile, dove la piccolezza coglie l'immensità dei significati dell'esistenza.